Il martello. L'unico attrezzo del camino nella villetta Poggi a Garlasco che mancava all'appello e che, hanno stabilito gli atti processuali finora noti, sarebbe stato quasi certamente l'oggetto usato per colpire Chiara.

Forse quello stesso martello che è stato trovato nel canale del pavese a Tromello dove si sono concentrare le ricerche dell’arma del delitto. E sul quale sarà effettuato un test per capire se davvero è quello sparito dalla villa dell'orrore.

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E poi le gemelle Cappa, le sorelle "K" che, pur mai indagate e con un alibi a suo tempo provato, vengono chiamate in causa, in particolare Stefania, dalle dichiarazioni di un supertestimone che fa sì che il loro nome ritorni di attualità nell'inchiesta.

Garlasco, il martello e le gemelle "K"

Inchiesta che ha il suo "fuoco" su Andrea Sempio, l’amico di Marco Poggi (fratello di Chiara), ora 37enne, e che ha preso avvio da un’istanza presentata dai difensori di Alberto Stasi. Una richiesta focalizzata sul materiale biologico individuato sul margine ungueale della vittima, confermata poi da quella dei consulenti dei pm che hanno effettuato il un match con il codice genetico di Sempio. L’indagato è stato sottoposto coattivamente lo scorso 13 marzo a un prelievo del dna, dopo avere rifiutato il consenso quando gli è stata comunicata l’informazione di garanzia.