Four Italian volleyball players, including Cristina Chirichella, Elena Pietrini, Marina Lubian, and Sara Bonifacio, declined invitations to the national team, creating a stir ahead of the World Championships in Thailand. Chirichella openly stated that she considers her national team career finished, citing difficult past experiences and a desire to prioritize other aspects of her life.
Chirichella's statement highlights the difficult years she has experienced, implying a lack of human consideration within the national team's management. She expresses a desire to rest and work on her physical and mental well-being, emphasizing her life beyond volleyball.
The reasons for the other players' refusals remain less clear. Marina Lubian, a member of the gold medal-winning team at the Paris Olympics, has not commented. Elena Pietrini and Sara Bonifacio also remain silent. Coach Velasco's focus on other players, such as Sarah Fahr and Anna Danesi, may be a contributing factor.
Potential reasons for the refusals include limited playing time and the mental and physical toll of the sport. Lubian's reduced playing time at Conegliano might have influenced her decision, while Bonifacio's previous injury and Pietrini's recent shoulder injury might be relevant factors. The lack of playing time might also be the case for Pietrini, who had limited minutes at Pro Victoria.
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«Per me la Nazionale è finita lo scorso anno, quando non sono stata convocata». Cristina Chirichella è la prima delle quattro che hanno rifiutato la convocazione in Nazionale a rompere il silenzio. Non è ancora chiaro cosa abbia portato il centrale classe 1994, Elena Pietrini, Marina Lubian e Sara Bonifacio a dire "no" a Velasco. Sicuramente i motivi sono diversi, così come sono differenti le loro storie (ruoli, anagrafica e caratteristiche) e la loro ultima stagione. «L'Italia non è un club, è una cosa speciale. Un discorso è dire ho un problema e appena lo risolvo sono lì, un conto dire mi prendo un'estate», ha tuonato il CT azzurro all'Auditorium Testori di Palazzo Lombardi a Milano. Così la Nazionale, reduce dalla storica medaglia oro alle Olimpiadi di Parigi, si avvicina ai Mondiali in Thailandia (22 agosto-7 settembre) con la polemica sui convocati.
APPROFONDIMENTI
«Sono stati anni molto difficili, dove ho mandato giù tanti bocconi amari. Credo che in alcuni casi sia mancato il fattore umano. Prima di tutto siamo persone, ma spesso questo viene dimenticato». Le dichiarazioni di Cristina Chirichella rilasciate a ivolleymagazine.it non si riferiscono ovviamente solo alla gestione di Julio Velasco, che nel 2024 ha ereditato la Nazionale da Davide Mazzanti portandola allo storico cammino olimpico in Francia.
Lei non è stata convocata ai Giochi.
Chirichella ha le idee chiarissime: «Non ho rimpianti, non ho rimorsi. A 31 anni, per me non esiste solo la pallavolo. C’è altro, ho un sogno, non so se si realizzerà. Ora voglio solo riposarmi, godermi le vacanze. Sto bene fisicamente, ma voglio lavorare su di me, soprattutto dal punto di vista psicofisico. Gli ultimi anni non sono stati belli, anche se questa stagione mi ha aiutato molto».
Marina Lubian (classe 2000) era nella Nazionale d'oro di Parigi e, come Chirichella, in stagione ha conquistato il Grande Slam con Imoco. Non ha rilasciato dichirazioni né segnali sui social, scegliendo per ora di restare in silenzio così come Elena Pietrini (classe 2000) e Sara Bonifacio (classe 1996). Velasco ha dimostrato di puntare molto su Sarah Fahr, rinata proprio con lui e titolare fissa così come Anna Danesi.
Non è chiaro se Lubian abbia rifletutto sull'eventualità di trovare poco spazio, così come capitato a Conegliano dove aveva trovato meno minuti per via della presenza di Chirichella.
Sara Bonifacio non era a Parigi per un infortunio alla caviglia e arriva da una stagione inidividualmente positiva con il Novara. Elena Pietrini nel 2023 in Russia si è infortunata alla spalla e quindi ha dovuto saltre le Olimpiadi. Il ritorno in Italia con il Pro Victoria non ha migliorato in maniera determinante le condizioni della schiacciatrice, che si è più volte seduta in panchina dietro a Sylla, Cazaute e Daalderop.
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