Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.
Poco tempo fa sono rientrata a casa da una breve riunione e ho trovato mio marito in bagno con la porta chiusa a chiave (per tenere fuori i bambini), il che significava che, mentre io ero fuori, si stava facendo le seghe di nascosto guardando dei porno. Era già successo altre volte, mentre io ero a casa o mi ero assentata per poco, e ho cercato di spiegargli quanto mi faccia male. Se lui è davvero così interessato al sesso durante le mie brevi assenze, preferirei che mi chiedesse di fare sesso, che mi includesse nella visione di video porno o che mi dichiarasse le sue intenzioni invece di agire di nascosto. Non ho nulla contro il suo consumo di porno, e a volte li guardiamo insieme. A farmi stare male è l’idea che lui lo faccia a casa di nascosto mentre io non ci sono. Mi sembra che lui approfitti immediatamente dell’occasione di ritrovarsi da solo e che lo preferisca al sesso con me. E anche se lui insiste a dire che il fatto di guardare porno non significa che non sia anche attratto da me, la clandestinità della cosa mi fa sentire poco attraente. Lui dice che la clandestinità non c’entra con il desiderio, e che invece farsi le seghe è più simile a un modo per spezzare la noia, come decidere di mangiarsi una vaschetta di gelato. Mio marito va abbastanza spesso fuori per lavoro e io gli ho detto di guardarsi tranquillamente i porno quando è via. Lui ripete che è soddisfatto della nostra vita sessuale, compresa la frequenza dei rapporti. Dice che il suo interesse per il porno è solo una forma di divertimento a cui si dedica come la maggior parte degli uomini e che è una categoria completamente diversa dalla nostra vita sessuale. Però il fatto di guardare donne con corpi perfetti o finti quando io esco di casa alimenta le mie insicurezze di donna di mezza età e mi fa arrabbiare tantissimo. È ingiusto da parte mia chiedergli di farsi le seghe di nascosto guardando dei porno quando potrei facilmente sorprenderlo? Cos’altro potremmo fare per risolvere questo problema?
– Porn Over Reality Needles Offended Spouse
“Ogni volta che il consumo di porno causa problemi in una relazione, è importante valutare se il problema sia effettivamente quello o il fatto di masturbarsi”, dice Eric Sprankle, professore di psicologia clinica alla Minnesota state university e autore di Diy. The wonderfully weird history of science and masturbation. “Come si sentirebbe Pornos se il marito non stesse guardando porno e si stesse semplicemente masturbando in bagno con una sua fantasia? Avrebbe ancora il timore che lui sia insoddisfatto del loro rapporto? Rimarrebbero ancora sentimenti di rabbia e insicurezza al pensiero che lui fantastichi di altre donne?”.
Il dottor Sprankle ha notato che nella tua lettera hai usato ripetutamente l’espressione “di nascosto”.
“Di nascosto sarebbe se tu sospettassi che lui si masturbi chiuso a chiave in bagno, ma messo alle strette lui mentisse e dicesse che soffre di colon irritabile”, dice Sprankle. “Pornos invece è consapevole del fatto che il marito si masturba, e lui lo ammette, perciò la questione non è la clandestinità. Spesso, per le coppie, la vera obiezione non è contro il porno in sé, ma contro il fatto che uno dei due partner abbia una vita sessuale in solitaria, e non importa cosa utilizza per raggiungere l’orgasmo da solo, che si tratti di porno, di fantasie proprie o di video musicali di Chris Isaak”.
Concentrarsi sulla questione reale – che, ribadisco, non è il porno ma il fatto che ogni tanto tuo marito abbia orgasmi per conto proprio – potrebbe aiutarti a risolvere questo conflitto.
“Pornos e il marito devono capire che ruolo ha, e che ruolo debba avere, la masturbazione nel loro matrimonio, e assicurarsi di essere sulla stessa lunghezza d’onda”, aggiunge Sprankle. “La sessualità di ciascuno di noi esiste a prescindere dal fatto di avere una relazione, la masturbazione non deve entrare in competizione con il sesso di coppia. Un orgasmo è sempre un orgasmo, ma la masturbazione ha motivazioni diverse da quelle del sesso con un partner, e ciascuna delle due cose appaga esigenze diverse, che l’altra non è in grado di soddisfare”.
Se da una parte tuo marito deve tener conto dei tuoi sentimenti, Pornos, anche tu devi accettare il fatto che tuo marito ha una sessualità sua e che come tutti ha diritto a uno spazio di autonomia erotica. Cioè ha il diritto di avere fantasie che non riguardano te, proprio come tu hai il diritto di avere fantasie che non riguardano lui. A patto che le sue fantasie non consumino tutta la sua energia erotica, cioè finché non trascura le tue esigenze e finché può dedicarcisi senza trascurare o mettere in pericolo i vostri figli, tentare di esercitare un controllo sulla sessualità in solitaria di tuo marito è superfluo e avventato, perché crea conflitti.
Dopo aver risposto alle tue domande, Pornos, Sprankle vorrebbe farne una a te.
“Pornos dice che lui, il marito, è soddisfatto della loro vita sessuale, ma lo è anche lei? Il marito appaga le sue esigenze? Può masturbarsi anche lei quanto vuole? Ha rapporti abbastanza spesso? Ci sono stati casi in cui ha preso l’iniziativa per fare sesso e il marito l’ha rifiutata perché quel giorno si era già masturbato? Ciò indicherebbe che la frequenza con cui lui si masturba interferisce con la soddisfazione sessuale di lei e sarebbe decisamente un problema. Se lei glielo avesse comunicato, insieme alla rabbia e all’insicurezza, e lui continuasse a chiudersi in bagno, sostanzialmente sminuendo le esigenze e i sentimenti di lei, ciò sarebbe un problema ancora più grande”.
Se però in generale sei soddisfatta, se lo sei abbastanza (che è davvero il meglio che ciascuno di noi può sperare) e tuo marito non trascura né te né i vostri figli, e compie uno sforzo autentico per masturbarsi quando hai meno probabilità di “scoprirlo” (cioè non per farlo di nascosto da te, ma per una premura nei tuoi confronti), dovrai fartene una ragione quando ti accorgi che la porta del bagno è chiusa per quel motivo.
“Sono pur sempre due individui, anche all’interno della relazione”, conclude Sprankle, “e come tali hanno bisogno di spazi e tempi per sé. E quel tempo per sé, ogni tanto, può anche significare chiudersi in bagno, e non deve importare se è per masturbarsi guardando video porno sul telefono o per fare la cacca”.
Seguite il dottor Eric Sprankle su BlueSky e Threads. Per saperne di più sul suo lavoro, visitate il suo sito.
Sono una donna cisgender che va per i quaranta e mio marito è un maschio cisgender quarantenne. Siamo sposati da dieci anni, stiamo insieme da quindici e abbiamo figli in età scolare. In realtà mio marito l’ho conosciuto quando mi sono messa a frequentare la sua moglie dell’epoca. Non eravamo un trio, però lui lo vedevo spesso, perciò siamo diventati amici e a un certo punto abbiamo parlato di andare tutti e tre a vivere insieme. Alla fine io ho avuto paura e ho troncato la relazione con sua moglie. Era un periodo della mia vita confuso e ho deciso che non volevo un rapporto di lungo corso con una donna. Sono successe varie cose, lui e la moglie si sono separati, e ci siamo innamorati follemente. All’inizio della nostra storia abbiamo fatto un sacco di discorsi sull’impegno, sulla mia sessualità e il mio passato (io avevo molta più esperienza), durante i quali gli ho spiegato che non potevo essere felice se rinunciavo per sempre a stare con una donna. Lui sapeva che ero bisessuale e che mi serviva una relazione aperta. Siamo andati avanti aperti così per anni, con incontri a tre o a quattro, ma un paio di volte è capitato che io facessi sesso con un’altra donna senza di lui. Anche lui è andato a letto con altre senza di me. Con il tempo mi è venuta voglia di esplorare il sesso con altri uomini, al che lui ha detto: assolutamente no. Dice che non rientrava negli accordi, ed è la verità. Negli ultimi cinque anni ne abbiamo discusso parecchie volte, ma alla fine ho ceduto. La cosa ha sicuramente portato a del rancore da parte mia, e siccome la trovavo una dinamica ingiusta, qualche anno fa ho richiuso del tutto la nostra relazione. Non l’ho fatto per ripicca. È che semplicemente non stavo più bene a vederlo godere di una libertà nata inizialmente dalla mia sessualità e dalle mie esigenze. Da allora la nostra vita sessuale è andata a rotoli. Non so come fare per superare questo rancore. Mi sento incompresa su questo tema e chiusa in gabbia. Credo che ci troviamo a un punto morto, e non so come tornare a un matrimonio sano e felice. Come la risolviamo?
– Bi Lady And Annoyingly Het Spouse
Hai di fronte due scelte di merda, Blaahs: puoi sopportare una situazione estremamente frustrante, in cui non vi scopate altra gente e non avete alcun desiderio di scopare tra voi, oppure puoi dare un ultimatum esplosivo. E da una parte sarei tentato di aggiungere “Cos’hai da perdere?” (dato che la tua vita sessuale è uno sfacelo e che il rancore è come un cancro), ma in gioco non c’è solo il tuo matrimonio. Avete dei bambini. Se i vostri figli sono ancora piccoli e non puoi permetterti di divorziare, forse è nel loro interesse che mamma e papà si ciuccino qualche anno con poco o niente sesso. (I figli rientravano nei patti, Blaahs, e a volte essere genitori significa fare quello che è meglio per le piccole pesti).
Allargando per un attimo l’inquadratura: all’inizio del vostro matrimonio avete stipulato un accordo asimmetrico, in cui, per venire incontro alla tua bisessualità, ti è stato concesso di andare a letto con altre donne, e lo stesso valeva per tuo marito. Lui aveva la libertà di corteggiare chiunque gli interessasse, mentre tu potevi corteggiarne solo la metà. Di questo bisogna senz’altro darti atto: nel corso degli anni ho ricevuto un’infinità di lettere da donne bisessuali sposate che pretendevano l’esenzione automatica dalla monogamia per potersi scopare altre persone (dotate di vagina) perché i loro mariti non potevano appagare quell’esigenza, e però non volevano che i loro mariti si scopassero altra gente. Mi spiace, ma se tu puoi andare a letto con altra gente, allora può anche il tuo partner. È giusto.
È anche giusto che, se il coniuge può corteggiare il 100 per cento delle persone che gli piacciono, tu possa fare altrettanto. Però, Blaahs, quando tuo marito dice “Non erano questi gli accordi”, non sta mentendo, e anche qui devo darti atto che lo riconosci. Hai accettato la regola “un solo pene”, all’epoca in cui ancora non te ne interessavano altri, Blaahs, però da allora le cose sono cambiate – sei cambiata tu – e questo cambiamento ha già inciso sul vostro matrimonio. Siete passati dal considerarvi un mezzo (per avere amore e impegno, ma anche avventure sessuali) al considerarvi un ostacolo (tu non puoi andare a letto con altri uomini; lui non può andare a letto con altre donne). Quando tuo marito si è rifiutato di concederti la libertà completa che desideravi, tu gli hai tolto la libertà completa di cui lui aveva sempre goduto, Blaahs. Perciò non siete passati da una relazione aperta a una chiusa; siete passati da una relazione aperta al tenervi in ostaggio a vicenda, e non è mai una situazione sexy.
Ritornare a un matrimonio sano, felice e pieno di desiderio comporterà dei rischi. (Qui dovrei raccomandare il compromesso, ma non c’è compromesso possibile tra “puoi scoparti altri uomini” e “non puoi scoparti altri uomini”). Magari un esperto in trattative per il rilascio di ostaggi potrebbe aiutarvi a raggiungere una tregua – scusa, intendevo che magari un terapeuta di coppia potrebbe aiutarvi ad affrontare questi temi – ma un conflitto grave è inevitabile. Se il peggio che ti può capitare è il divorzio (e non l’assenza di sesso), forse dovrai imparare a vivere in questa gabbia per un po’.
(Traduzione di Francesco Graziosi)
If you often open multiple tabs and struggle to keep track of them, Tabs Reminder is the solution you need. Tabs Reminder lets you set reminders for tabs so you can close them and get notified about them later. Never lose track of important tabs again with Tabs Reminder!
Try our Chrome extension today!
Share this article with your
friends and colleagues.
Earn points from views and
referrals who sign up.
Learn more